SIAM UQ24: iNEST e lo Spoke 9 su un palcoscenico internazionale
Un minisimposio incentrato sullo Spoke 9 di iNEST si è tenuto oggi alla Stazione Marittima di Trieste, nell’ambito della sesta edizione della conferenza internazionale sulla quantificazione dell’incertezza
Trieste, 28 febbraio 2024
Oggi, 28 febbraio 2024, iNEST è stato portato su un palcoscenico internazionale: è stato tenuto un minisimposio incentrato sullo Spoke 9 presso la Stazione Marittima di Trieste, nell’ambito di SIAM UQ24 – la sesta edizione della conferenza internazionale sulla quantificazione dell’incertezza, organizzata dalla Society for Industrial and Applied Mathematics (SIAM) con l’aiuto di vari sponsor, tra cui iNEST e SISSA. L’evento, presieduto dal responsabile dello Spoke 9 per la SISSA, il Prof. Gianluigi Rozza, è stato un momento cruciale all’interno dell’intera conferenza, poiché ha permesso a molti matematici applicati internazionali di connettersi con le industrie e il sistema scientifico di Trieste.
Il minisimposio è stato aperto dai saluti del Prof. Rozza, che ha presentato il Prof. Franco Bonollo, Presidente del Consiglio di Amministrazione di iNEST. Il Prof. Bonollo ha fornito una panoramica del Consorzio iNEST, dei suoi Spoke e delle quattro Attività Trasversali, facendo luce sulle sfide emergenti e le opportunità per l’intero ecosistema. «Certamente, abbiamo alcune criticità: ad esempio, le dimensioni e la complessità del progetto, la gestione delle assunzioni e il consolidamento della rete tra partner e affiliati» ha dichiarato Bonollo, «tuttavia, stiamo facendo un grande sforzo per ciascuno di essi, e i nostri partner sono fortemente impegnati. Il concetto chiave è quello di una crescita in rete.»
Il Prof. Angelo Montanari, Direttore del Comitato Tecnico Scientifico di iNEST, ha tenuto il successivo intervento. Dopo una dettagliata presentazione dei Research Topic di tutti e nove gli Spoke, così come del programma delle attività trasversali, il Prof. Montanari ha svelato la missione scientifica del Consorzio e il suo obiettivo per il futuro. «Pianifichiamo di durare almeno dieci anni» ha annunciato Montanari «e dobbiamo capire come andare avanti dopo i primi tre anni. A nostro parere, le Attività Trasversali giocheranno un ruolo fondamentale in questo compito, in quanto coinvolgono intrinsecamente tutte le università e i centri di ricerca del Nord-Est italiano.»
La parola poi è stata passata alla Prof.ssa Cristina Pedicchio, responsabile dello Spoke 8 per l’Università degli Studi di Trieste, che ha illuminato il pubblico con la sua visione: «Lo Spoke 8 rappresenta un progetto pilota, una best practice anche a livello europeo.» Infatti, i ricercatori dello Spoke 8 hanno l’ambizioso obiettivo di sviluppare un gemello digitale dell’Alto Mar Adriatico – un obiettivo che si allinea perfettamente con la missione dell’UE nell’ambito di Horizon Europe, che riguarda il ripristino delle acque e degli oceani europei. Creare una replica digitale del Golfo di Trieste è un compito molto complicato, tuttavia si dimostrerebbe vantaggioso su molti livelli: come ha sottolineato la Prof.ssa Pedicchio, «tutti potrebbero trarne beneficio: individui, ricercatori e istituzioni.»
Il minisimposio si è concluso con una presentazione della ricercatrice dello Spoke 9 e della SISSA Laura Meneghetti, dal titolo “Digital Twin and UQ: an Integration Perspective”. Meneghetti ha evidenziato il forte legame tra il tema principale dello Spoke 9 e quello di SIAM UQ24: i gemelli digitali e la quantificazione dell’incertezza. Alla base di un tale forte legame ci sono i dati. «I gemelli digitali dovrebbero scambiare un flusso ininterrotto di dati con il sistema reale» ha spiegato Meneghetti. Il paradigma per degli accurati gemelli digitali, come ha successivamente illustrato, è composto da tre pilastri: uno di essi consiste nel quantificare le incertezze. Dato che, riprendendo le parole di Meneghetti, «i gemelli digitali possono portare a molte applicazioni e vantaggi», è quindi chiaro che la matematica applicata gioca un ruolo cruciale in diversi campi.
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